Scambio Semi

Andiamo con ordine 🙂

Libera Pentola vuole diventare promotrice di un appuntamento fisso, annuale: un mercatino dedicato allo SCAMBIO SEMI, PIANTINE e FERMENTI.

L’equinozio di primavera sembra la data perfetta.

Cos’è esattamente e come funziona un Seed Swap?

Ciascuno porta i propri semi, talee, piantine da donare o scambiare. Possono essere varietà produttive da orto, locali, selvatiche o coltivate e acquistate. Da fiore o piantini per portare il verde anche all’interno delle nostre case. Non ci sono regole fisse o obblighi, l’importante è condividere e fare rete.

Chi avesse anche starter per fermentazioni più o meno selvagge (dalla pasta madre al kombucha) può condividere anche il prezioso lavoro dei nostri amici più piccini i lieviti e batteri 🙂

Anche se in inglese, un esempio concreto è visibile per esempio in questo video.

Dalle 9:30 alle 18:30! Pranzo condiviso per chi desidera seminare anche un po’ di amicizia 🙂 Portarsi stoviglie lavabili da casa e cibo in condivisione, purchè vegetale.

Cito da Semi Rurali: “le mode di questo tempo cercano di imporre, in nome del prodotto monovarietale, artifici che prima non si conoscevano e che per i contadini sono la negazione del buon senso e della prudenza dalle quali nasce la cultura concreta della diversità agricola (che molti amano dire di volere difendere e incoraggiare). E da questi artifici si ottengono gli oli di un’unica cultivar (pura oliva Taggiasca …), i formaggi di un’unica razza (pura vacca Reggiana …), le paste di una sola varietà (puro frumento Senatore Cappelli …), i vini di un solo vitigno (pura uva Sangiovese …). Intanto è sempre più difficile trovare un vino da tavola sincero, fatto con le diverse uve e i saperi di un luogo. Monoculture e monocolture appartengono al tempo del pensiero unico, quello che ammette una sola fede, una sola politica, una sola economia, un solo progresso. Così anche la purezza dei prodotti monovarietali odora di artificiosità e moda, di intransigenza e fanatismo, e pure di svalutazione della diversità, della pluralità e della contaminazione che in agricoltura sono elementi di ricchezza e in natura garanzia di sopravvivenza”.